Studio del colore come contributo terapeutico negli ambienti per bambini affetti da autismo
In collaborazione con gli operatori del centro “Il palloncino rosso” di Feltre, ho sviluppato un lavoro sperimentale definendo un progetto che unisce colore e autismo.
Per la mia Tesi di Laurea in Architettura, ho analizzato il possibile contributo terapeutico del colore per i problemi della sindrome dello spettro autistico.
La mia innovazione consiste nel colmare una grave carenza normativa; attualmente il colore è considerato come elemento marginale e non lo è mai con funzione terapeutica.
Dall’elaborazione dei risultati ottenuti dalla mia ricerca, svolta sia con lo studio che diretta, del colore e dell’autismo, è emerso che il colore può essere fondamentale per il sostegno delle terapie di questa sindrome.
Pertanto sono giunta all’impiego del colore per la creazione di percorsi chiari e facilmente riconoscibili dai soggetti.
Attraverso le singole scelte di colore verrà rappresentato non solo un percorso, ma anche una meta, una funzione; tanto porta alla riduzione dello stress ed aumenta il benessere nell’individuo, migliorando la possibilità di riuscita degli scopi prefissati dai genitori con gli educatori.
Il risultato del mio studio, unito alle mie esperienze progettuali, mi ha portata al concept di un progetto per un centro educativo diurno per soggetti affetti da DSA.
Con i colori tenui alle pareti si vuole infondere serenità. Con i colori più intensi dei percorsi, delle porte e nelle zone di lavoro, si vuole facilitare l’orientamento, rendendo le mete facilmente riconoscibili.
Il mio protocollo prevede che ad ogni singola patologia o disturbo si applichi in modo preciso ed accurato il colore, per poi valutarne nel tempo i risultati e migliorare in tal modo la sua applicazione a seguire.
– Studio Geometra Senai Elisa